Assodato che il collegamento ferroviario tra la stazione Ancona Centrale ed Ancona Marittima è stato SOPPRESSO a causa della “incompatibilità” con l’attività portuale (al netto delle balle raccontate questo è il motivo e questo è scritto negli atti), continua ad essere inspiegabile il motivo per cui ricadano economicamente, e non solo, sul comune di Ancona gli esiti di questa nefasta decisione.
Il servizio SOSTITUTIVO di trasporto su gomma, infatti, grava dal dicembre 2015 anche sul bilancio comunale, quando, in precedenza, l’intera spesa del collegamento ferroviaria era sostenuta dalla Regione Marche.
L'Autorità di Sistema Portuale, dopo un iniziale esborso PER compartecipazione alla spesa – UNA TANTUM e solo per il 2016 NONOSTANTE LA SCELLERATA OPERAZIONE SIA STATA TOTALMENTE MOTIVATA DA ESIGENZE DELL'ATTIVITÀ PORTUALE - NON ha inteso rinnovare l’accordo con Regione e Comune non effettuerà più alcun esborso per non ben chiari motivi di ordine contabile (pare che tema un’azione per danno erariale).
Verrebbe da chiedersi che fine hanno fatto quegli 850 mila euro che la Regione Marche ha risparmiato con l’eliminazione della tratta...
Sicuramente NON sono stati reinvestiti – neanche in parte – per il TPL cittadino tanto è che la spesa grava sui pendolari, CHE NON VOTANO ad Ancona, che pagheranno 12 euro al mese per avere garantito il trasporto diretto tra stazione centrale e il centro della città, (fino al 15/12/2015 GRATUITO) e sul bilancio comunale OVVERO sui cittadini anconetani.