DIOMEDI OSSERVAZIONI SU MODIFICHE REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE RESIDENZE PUBBLICHE IL SOCCORSO ISTRUTTORIO NELLE GRADUATORIE PER L'ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI POPOLARI. Con il "soccorso istruttorio", è possibile sanare "piccole" omissioni contenute in una istanza rivolta alla Pubblica Amministrazione. Nato per le procedure concorsuali (gare e appalti) è esteso come "buona prassi" in molte situazioni. E' credibile che la commissione che verifica le domande per l'accesso agli alloggi popolari, in particolare il Presidente , abbiano preteso la modifica del regolamento introducendo ESPLICITAMENTE il "soccorso istruttorio"?
Qui spiego, poi, chi non ha voglia di leggere potrà seguire il video.
Abbiamo scoperto che il Comune di Ancona NON ha praticato fino ad ora il c.d soccorso istruttorio; svegliatosi dal “torpore” amministrativo, lo ha introdotto nel regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Sembra che il Presidente della Commissione che verifica le domande e stila la graduatoria , abbia chiesto al Consiglio Comunale di inserire, con effetto retroattivo, nel regolamento, la possibilità di ricorrere al Soccorso Istruttorio laddove la domanda sia formalmente carente; sembra che il Presidente abbia addirittura chiesto di inserire nel regolamento la specifica disposizione tale che si può far riferimento al cd ricorso istruttorio anche quando LA DOMANDA è PRIVA DI SOTTOSCRIZIONE O SE è priva IN TUTTO (o inm parte) delle dichiarazioni richieste.
Nel Comune dove tutto è possibile, da oggi, e con effetto retroattivo, si possono depositare istanze IN BIANCO.
Abbiamo fatto appello al buon senso (sconosciuto ad Ancona) ed abbiamo suggerito che, invece che in busta chiusa le domande possano essere consegnate in busta “aperta” così da poter immediatamente ravvisare l’eventuale mancanza della sottoscrizione e che l’utilizzo dello strumento del ricorso istruttorio sia SCONTATO e NORMALE per sanare errori od omissioni di mera forma nella domanda.
Quella del “ricorso istruttorio” è, infatti, una norma IMMANENTE che attiene a TUTTE le procedure concorsuali e che consente – comunque – di sanare irregolarità “formali” per consentire la partecipazione ai richiedenti a prescindere dal fatto che ESPLICITAMENTE ne sia fatto richiamo in un regolamento.
Sarà vero che a richiedere questa (assurda) formalizzazione è stato (come riferito dagli Uffici) il Presidente della Commissione cui è demandata la redazione della graduatoria per l’accesso agli alloggi popolari?
Lo chiederemo con apposita interrogazione.
DIOMEDI DICHIARAZIONE VOTO SU MODIFICA REGOLAMENTO
Daniela Diomedi - Consigliere Comunale Ancona
DIOMEDI SU VARIANTE MERCAT ERBE
Sulla Variante proposta la Provincia ha sollevato 3 rilievi:
Il Comune è stato invitato a verificare la correttezza dell’aggiornamento degli standard urbanistici, ovvero: parcheggi e verde pubblico.. leggiamo che gli standard, giusto rilievo della Provincia sono stati aggiornati e corretti… COME… Non è dato sapere.
La Dotazione “qualitativa”: la Provincia ha evidenziato la necessità di una verifica rispetto alla dotazione degli standard urbanistici, non solo dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo (dotazione essenziale per il raggiungimento della qualità urbana e per la realizzazione di interventi organici di riqualificazione dei tessuti edilizi. La risposta del Comune è disarmante: in pratica si legge che la riqualificazione ha “qualità” in sé…poiché l’obiettivo è complessivamente la promozione del Centro Commerciale Naturale… la qualità che c’è, nella prossimità, e ciò deve bastare… : la pavimentazione/pedonalizzazione del Corso Garibaldi, il restauro di P.zza Cavour, la pedonalizzazione della parte bassa di C.so Mazzini “fanno” la qualità del progetto…aggiunti agli interventi da fare (p.zza teatro Muse, pedonalizzazione parte alta c.so Mazzini…).
Quanto alle criticità rilevate in ordine al flusso viario, il Comune risponde che la riqualificazione del Mercato delle Erbe NON sembra capace di apportare significative ricadute sull’assetto della viabilità… Ce lo sapremo ridire SE e QUANDO questa opera (abbastanza scellerata) vedrà la luce….: Mentre abbiamo certezze sulla “attrattività” in termini di traffico del mercato , non ne abbiamo per ciò che riguarda il resto… a leggere il progetto ci sarà di tutto e di più in orari, per ora, non sperimentati. Nessuna previsione in tal senso…nessuna proiezione… Al buio. Come sempre.
Quanto al "resto": alcune osservazioni.
Trattandosi di immobile tutelato, come è possibile che sia consentita una operazione di ristrutturazione edilizia con vincolo parziale di integrità della facciata? E’ intervenuto il MIBAC per dichiarare il declassamento, ovvero il venir meno della tutela? Ci piacerebbe avere una risposta.
Il consentito incremento del 25% della superficie utile, che è stato pensato per l’ampliamento del balcone del primo livello, stravolgerà gli spazi interni e sarà grandemente ridotto l’impatto del grande volume aperto, occupando il vuoto residuo, lasciando un…. buco. Verrà, pertanto, stravolta la valenza architettonica di questo edificio.. che.. si ripete.. ci risulta essere TUTELATO.
Le opere di fondazione che si renderebbero necessarie non sarebbero certamente modeste, date le notevoli superfici su cui si andrà ad insistere, e interagiranno su un sedime a “rischio archeologico”… è venuto in mente a qualcuno?
Evidentemente nessuna di queste che sembrano ragionevoli perplessità hanno sfiorato il redattore di questa (bizzarra) variante.
Ancor più bizzarra è la proposta di riqualificazione a firma MEDA srl… sotto vari profili:
non si capisce perché, data la grande estensione della copertura non si è pensato all'installazione di pannelli solari che favorirebbero un consistente risparmio energetico; la previsione di boiler elettrici per l’acqua calda sanitaria, a meno di non contare fatto che “altri” paghino le forniture, ci sembra davvero curiosa;
la moltiplicazione degli esercizi, da svilupparsi al primo piano, per risollevare una domanda asseritamente vacante, sembra in contraddizione con i “si dice…” visto che “pare” che alle domande di utilizzo dei BOX , intervenute numerose nel corso degli ultimi anni, il Comune NON abbia risposto;
L'indagine sull'adeguamento sismico e relativi costi andrebbe fatta prima e non dopo.. quindi, anche qui, qualcosa non torna visto che, nero su bianco, è scritto che “l’importo lavori per un ipotetico standard sismico da raggiungere è identificabile solo a progettazione avvenuta”.
Inoltre… la richiesta di Meda srl di partecipare alla eventuale gara di appalto con altra società a lei riconducibile ci lascia più che perplessi… nel food investono in parecchi… in ogni dove… non sempre con denaro “pulito”.
Comunque ormai non ci meravigliamo più di nulla; questo è il comune in cui una variante NON si nega a nessuno; una città in svendita… peccato che l’offerente non sia sempre il migliore.
DIOMEDI E RISPOSTA CIRCELLI
DIOMEDI DICHIARAZIONE VOTO SU VARIANTE MERCATO ERBE