Il Comune di Ancona introduce il soccorso istruttorio.
Abbiamo scoperto che il Comune di Ancona NON ha praticato fino ad ora il c.d soccorso istruttorio; svegliatosi dal “torpore” amministrativo, lo ha introdotto nel regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Sembra che il Presidente della Commissione che verifica le domande e stila la graduatoria, abbia chiesto al Consiglio Comunale di inserire, con effetto retroattivo, nel regolamento, la possibilità di ricorrere al Soccorso Istruttorio laddove la domanda sia formalmente carente; sembra che il Presidente abbia addirittura chiesto di inserire nel regolamento la specifica disposizione tale che si può far riferimento al cd ricorso istruttorio anche quando LA DOMANDA è PRIVA DI SOTTOSCRIZIONE O SE è priva IN TUTTO (o inm parte) delle dichiarazioni richieste. Nel Comune dove tutto è possibile, da oggi, e con effetto retroattivo, si possono depositare istanze IN BIANCO.
Abbiamo fatto appello al buon senso (sconosciuto ad Ancona) ed abbiamo suggerito che, invece che in busta chiusa le domande possano essere consegnate in busta “aperta” così da poter immediatamente ravvisare l’eventuale mancanza della sottoscrizione e che l’utilizzo dello strumento del ricorso istruttorio sia SCONTATO e NORMALE per sanare errori od omissioni di mera forma nella domanda.
Quella del “ricorso istruttorio” e’, infatti, una norma IMMANENTE che attiene a TUTTE le procedure concorsuali e che consente – comunque – di sanare irregolarità “formali” per consentire la partecipazione ai richiedenti a prescindere dal fatto che ESPLICITAMENTE ne sia fatto richiamo in un regolamento. Sarà vero che a richiedere questa (assurda) formalizzazione è stato (come riferito dagli Uffici) il Presidente della Commissione cui è demandata la redazione della graduatoria per l’accesso agli alloggi popolari?
Lo chiederemo con apposita interrogazione. Variante (PUNTUALE) – MERCATO DELLE ERBE.
Oggi in consiglio comunale è stata definitamente approvata la variante parziale al PRG per la “riqualificazione con cambio d’uso del Mercato pubblico delle Erbe”.
Abbiamo letto le “disarmanti” risposte della Amministrazione ai rilievi formulati della Provincia…quanto a: parcheggi e verde pubblico, rispetto degli standard urbanistici dal punto della qualità dell’intervento e quanto allo studio dei flussi viari che, prevedibilmente, saranno diversi rispetto ad ora, in considerazione della diversità dell’offerta commerciale (di fatto ora il Mercato è operativo solo al mattino e non sappiamo se e come è stato valutato – in termini di servizi viari – quando opererà anche pomeriggio e sera.
E’ stato risposto che “va tutto bene..… ”e che una verifica dei flussi di traffico NON è stata fatta perché la Provincia non l’ha richiesta a suo tempo.
SIAMO convinti che la variante approvata dalla maggioranza, che di fatto autorizza la “chiusura” del secondo piano con l’incremento del 25% della superficie utile e consente lo stravolgimento degli spazi interni riducendo grandemente l’impatto del grande volume aperto lasciando al suo posto un…. “buco”, non potrà essere ignorata dal MIBAC; quel manufatto è tutelato ed insiste in un’area a rischio archeologico.
Ci sembra evidente che la politica e gli uffici, NON si sono occupati di altro che di predisporre una variante nell’ottica della “riqualificazione” del manufatto in base ai desiderata del (migliore?) offerente.
L’unico progetto per la “riqualificazione” è a firma MEDA srl e si adatta perfettamente allo stravolgimento del fabbricato.
Noi pensiamo che almeno un paio di “cosette”, tra le altre, in questo “progettino” da oltre 2 mln e 1 / 2 di euro davvero non tornano:
per l’Acqua Calda Sanitaria: previsti BOILER ELETTRICI,
per l’ILLUMINAZIONE: alcun impianto per la produzione di energia solare,
l’importo per raggiungimento standard sismico NON viene indicato, ma rimandato a progettazione conclusa e, pertanto, NON contemplato nella stima totale del COSTO dell’intervento stimato (si ripete pari a circa 2 mln e mezzo di euro).
Una notazione finale: la MEDA srl si riserva di partecipare all’”eventuale” gara di appalto con ALTRA SOCIETA’ a lei riconducibile… ATTENZIONE, il food è un settore dove investono in parecchi… anche chi ha bisogno di “ripulire” il denaro.
Ci siamo chiesti, e se lo chiedono pure gli operatori del mercato, perché l’amministrazione, negli anni, NON abbia assegnato i box richiesti e mantenuto adeguatamente il manufatto; la risposta, che non arriva mai, è sempre la stessa: si manda alla malora un immobile, lo si svuolta di persone e funzioni, ci si prostra al migliore offerente offrendo VARIANTI PUNTUALI per corrispondere ai suoi “desiderata”. A questo gioco, al massacro, del patrimonio comunale ovvero che appartiene a tutti, noi non ci stiamo.
Gruppo Consiliare M5S Ancona
Ancona, 22 giugno 2019