Poichè siamo nel pieno della stagione estiva con la presente interrogazione vorrei chiarire alcuni aspetti sulla situazione del pronto intervento nelle spiagge; più io particolare:
attualmente la spiaggia del Passetto è dotata di un punto di primo intervento di pronto soccorso con orario dalle 9 alle 12;
da un articolo apparso l'8 luglio sulla stampa si apprende che la spiaggia di Portonovo è dotata di un presidio attivo dalle 8 alle 12,30;
nella spiaggia di Palombina sembra che il PS sia attivo con postazione dalle 10,00 alle 18,30;
Chiedo pertanto perché non sì è adottato il criterio di prevedere lo stesso orario di operatività dei presidi su tutte le spiagge ed inoltre, poiché siamo nel pieno della stagione estiva con le spiagge affollate di bagnanti locali e turisti, chiedo se è intenzione dell'amministrazione procedere con il prolungamento dell'orario almeno fino alle 18,30, e magari anticipare l'orario di apertura alle 8 del mattino, perché purtroppo può capitare di farsi o sentirsi male anche nelle ore pomeridiane, come è già accaduto.
Lorella Schiavoni - Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle Ancona
2 - SENZATETTO AL MANDRACCHIO
Gli operatori del porto al Mandracchio lamentano la presenza di 3 senzatetto che, accampati nei pressi dell’ex Fiera della Pesca, causano talvolta problemi di ordine pubblico per ubriachezza molesta e accattonaggio, nonché problemi di igiene e decoro urbano.
Si chiede di sapere se l’Amministrazione si sia attivata e se si in che modo, per prestare aiuto ai senzatetto e per eliminare il degrado dell’area. Andrea Vecchietti - Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle Ancona
INTERVENTI E DICHIARAZIONI DI VOTO:
1 - GRANDI MANOVRE NELLE NOSTRE AZIENDE SERVIZI
Pur con modesto rilievo mediatico, nelle partecipate pubbliche che gestiscono acqua, gas e rifiuti del nostro territorio sono in corso grandi manovre. In quest’ottica è stata approvata lunedì in consiglio – sostanzialmente con parere favorevole della sola maggioranza - una proposta di scissione di Viva Servizi spa. Dall’operazione nascerà una nuova società, che si chiamerà probabilmente Viva Energia ed avrà l’unica finalità di fare da contenitore per detenere separatamente le partecipazioni nelle società toscane cui sono state conferite anni fa le attività relative al gas: il 55% di Edma Reti Gas che si occupa della distribuzione del gas metano ed il 10% di Estra spa, attiva nella vendita del gas metano e dell'energia elettrica. La delibera giustifica l’operazione con fumose considerazioni sulla possibilità di efficientamento ed ottimizzazione della strategica attività di gestione delle acque, ma a precisa richiesta di spiegazioni viene esplicitato che la ratio dell’operazione è in realtà quella di superare l’ultimo impedimento (il divieto di commistione tra gestione gas e gestione rifiuti) acciocchè il comune possa assumere in house – nelle more di un appalto continuamente rinviato - il trattamento del ciclo integrato dei rifiuti, attualmente gestito – in modo non brillante per costi e prestazioni – dalla municipalizzata Ancona Ambiente . Un affare colossale, un servizio fondamentale per il quale si vorrebbe poter valutare da un appalto ad evidenza pubblica i requisiti prescritti. Al di là del rammarico con cui si constata che il comune persiste nel suo metodo di produrre documenti vaghi, che tali restano anche dopo le precisazioni verbali eventualmente fornite in commissione o in consiglio , l’operazione, presentata come sostanzialmente ininfluente perché “la nuova società resta in capo al comune, e la posizione del comune pertanto non cambia”, e poco costosa – qualche decina di migliaia di euro - perché la società sarà praticamente una scatola vuota senza attività propria , desta invece perplessità. La cessione delle azioni comporterà infatti una riduzione del Patrimonio Netto contabile della scindenda (per riduzione riserve), quantificato provvisoriamente al 31/12/2020 in 54,154 milioni, quasi un terzo del rilevante valore di PN attuale, nonché la perdita di circa due milioni di dividendi medi annui e – prevedibilmente- di un’ulteriore quota annua di circa 1,8 mil. per affitto rete (sebbene la sindaca evidenzi come la legge vieti da anni anche la confusione tra i proventi dell’acqua e quelli del gas, di fatto la quota gas ha finora rafforzato i parametri di Viva Servizi). Un indebolimento patrimoniale e reddituale della società che gestisce il servizio dell’acqua che desta particolare preoccupazione in relazione al pesante debito (95 milioni, su un deliberato di 105) contratto in project financing nel 2015, che resta interamente in carico alla scindenda Viva Servizi, ed è agganciato proprio all’andamento di alcuni parametri di bilancio. La sindaca ci ha garantito che le banche, alle quali nei project financing compete contrattualmente l’autorizzazione di operazioni societarie straordinarie con possibilità di ritaratura dei parametri economici, non applicheranno nessun aggravio del costo annuale del rimborso del debito in relazione al peggioramento di tali parametri. In effetti, Viva Servizi ha già richiesto ed ottenuta da Arera una proroga della concessione. Per necessità di “nuovi investimenti”, ci dicono. O magari per ripristinare i parametri allungando il debito, come succede spesso. Lo sapremo presto. Resta la nostra preoccupazione che, alla fine di tutti i conti, la società che gestisce la nostra acqua, gravata di debiti e con meno patrimonio e redditività, dovrà comunque garantire il rimborso del debito. Se non ce la farà, le nostre bollette aumenteranno. Tanto, come osserva con soddisfazione la sindaca, con una spesa media di 468 euro annui a famiglia per l’acqua, Ancona si posiziona all’incirca a metà graduatoria tra le città italiane. Spazio per peggiorare ce n’è. Basta guardare la Toscana… Daniela Diomedi - Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle Ancona
Le azioni "sinistre" si compiono alla chetichella; d'estate, quando il "pallone" assorbe la attenzione dei cittadini. I sinistri (non sedicenti) decidono una ulteriore privatizzazione del servizio educativo dei Nidi d'Infanzia. Giustificazioni NON ve ne sono, salvo quella che, ai "sinistri", non interessa la qualità, la professionalità, la cura dei piccoli. Sull'educazione NON si dovrebbe risparmiare e, in questo periodo storico, NON v'è alcuna necessità di procedere alla ULTERIORE esternalizzazione di questo importante servizio. La scelta è politica. L'educazione in maggior misura in mano a manovalanza appaltabile e sfruttabile. Se ne assumano la responsabilità e ci mettano la faccia. Almeno. Daniela Diomedi - Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle Ancona