Qualche giorno fa il Ghota della sanità anconetana è stato ospite della IV commissione consiliare.
All’ordine del giorno la descrizione dello stato dell’arte all’interno della cittadella sanitaria di Torrette (che nessuno lo ricorda MA E’ uno spazio “finito” nel senso che più di tanto, là dentro, non ci sta).
Quanto al “nuovo Salesi”, è emerso più che evidente che non sarà per questa “campata” (la mia ndr) la realizzazione fisica e operativa del nuovo plesso; sicuramente sarà però realizzato il progetto “principe” ovvero lo spostamento al 6° piano dei tre reparti:
Ostetricia, Ginecologia e Terapia intensiva neonatale. Sappiamo bene che QUESTO era (ed è) l’UNICO VERO obiettivo, unico alla portata e raggiungibile in tempi – relativamente – brevi.
E questo sarà. Quanto al “Nuovo Salesi”, continua ad esistere SOLO sulla carta e in qualche rendering; non si sa a quanto ammontino i finanziamenti né alcuno – giustamente – si è espresso quanto ai tempi. Quanto al Vecchio (e morente se non già morto) Salesi, ce lo dovremo tenere COSI’ COME’E’ per ancora un bel po’; a parte la fornitura di 3 strumentazioni ( di cui 1 nuova TAC) NON sarà speso UN centesimo per il vecchio plesso…. Il DG “teme” il danno erariale… perché “in previsione della struttura nuova non si può spendere per la vecchia” il che è, francamente, IMBARAZZANTE.
Non credo di sbagliare dicendo che, una volta spostati al 6° piano nella struttura di Torrette i tre reparti “principe”, del resto rimarranno solo svariate carte, progetti, rendering, proiezioni, qualche appaltino e sogni per il popolino.
Ex UMBERTO I
Ovvero il cantiere INFINITO.
Se per costruire l’ospedale “storico” sono stati necessari 5 anni, per ristrutturare DUE (DUE!) padiglioni NON ne basteranno SETTE.
Questo hanno detto il direttore dell’ASUR e il tecnico responsabile dei lavori. Nonostante che nella primavera del 2018 (IN TEMPO DI CAMPAGNA ELETTORALE) la Mancinelli, in pompa più che magna, assicurò che i lavori erano ormai ultimati, abbiamo avuto conferma che – se andrà bene – il nastro sarà tagliato all’inizio del 2022.
Stante l’affidabilità dei nostri interlocutori, siamo più propensi a credere che il taglio sarà più prossimo alle elezioni amministrative del 2023!
Ma perché tanto ritardo per la ristrutturazione dei 2 padiglioni - da adibirsi a PoliAmbulatorio ed RSA che avrebbero dovuto essere restituiti alla città in massimo 3 anni?
La risposta, DISARMANTE, è stata: “perché si trattava di un edificio “storico”. Da chiedersi se la progettazione sia stata affidata a Topo Gigio o ad un “marziano” che NON sapeva che l’Ex Umberto I è un “ex ospedale” costruito nel primo novecento…. Le indispensabili DUE (2) varianti unite a 2 “variantine “ per recuperare il ribasso a base d’asta …. Ed oplà…. Il gioco è fatto.
Come sempre avviene… i prezzi lievitano e i tempi si allungano se la progettazione (ed il bando) sono farlocchi…. E, quando si parla di Sanità, i progetti – e i bandi – lo sono SEMPRE. Daniela Diomedi - Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle Ancona